I 5 obiettivi della sinistra latinoamericana degli ultimi 15 anni.

In data 28 agosto del 2014 a La Paz si é realizzato il XX incontro del Foro di Sao Paolo. Al discorso inaugurale ha preso parola il Vicepresidente dello Stato Plurinazionale di Bolivia Álvaro García Linera.

Ecco alcuni punti importanti che la sinistra europea deve trarre come elemento di analisi e di azione.

america_latina

“In America Latina é sorto un modello post – liberale. La sinistra latinoamericana deve continuare il suo lavoro sulla base di cinque obiettivi fin qui raggiunti.

1) LA DEMOCRAZIA COME METODO RIVOLUZIONARIO. Prima si é assunta la democrazia come una sospettosa tappa precedente alla rivoluzione. Le esperienze delle dittature militari in questo continente ci hanno imposto questo schema. In questi ultimi 15 anni in America Latina la Democrazia si é convertita come lo spazio e il mezzo cuturale della stessa rivoluzione . Questa é la conversione di facoltá di nuova cittadinanza, fatta di pensieri, di associazioni, di mobilitazioni che hanno costituito reti che hanno permesso a tutti i governi rivoluzionari e progressisti in America Latina di accedere al potere. Quello che é successo in questo continente é l’appropriazione sociale della democrazia come lo spazio propizio per l’egemonia. L’egemonia concepita nel senso gramsciano come leadership culturale, ideologica, intellettuale e politica.  A partire dalle lotte sociali popolari, contadine e cittadine, la democrazia si é arricchita nei suoi contenuti diventando una democrazia partecipativa, radicale, comunitaria e la costruzione di un’identitá colletiva. In sintesi e riassumento quindi la democrazia come metodo rivoluzionario e non come tappa precedente alla rivoluzione. 

2) LA CONCEZIONE DELLA GOVERNABILITÁ E DELLA LEGITTIMITÁ. Oggi i governi rivoluzionari dell’America Latina hanno conseguito la loro stabilitá e la loro governabilitá non unicamente grazie ai meccanismi elettorali o grazie ai meccanismi istituzionali ma grazie anche all’altro elemento fondamentale della governabilitá e della legittimazione rivoluzionaria e cioé la presenza popolare e la mobilitazione sociale. Le vittorie della sinistra latinoamericana sono il frutto di un processo di mobilitazione nell’ambito ideologico e culturale ma anche nell’ambito sociale – organizzativo. La conquista del potere nei nostri paesi é il proseguimento elettorale della capacitá di mobilitazione e di resistenza collettiva. La legittimitá dei nostri governi avvengono per via elettorale ma anche per mobilitazioni permanenti e azioni collettive dei distinti movimenti sociali.

3) LA SCOMPOSIZIONE DEL MODELLO LIBERISTA. Vediamo in molti paesi europei con pena questa ideologia e questo meccanismo di consegna delle capacitá umane depositate in pochi gruppi di potere. É quando vediamo quello che accade in Grecia, in Spagna, in Italia e in Francia noi giá conosciamo tutto questo perché l’abbiamo giá sperimentato qui 20 anni fa. Un modello che ha impoverito i lavoratori, che ha debilitato le strutture dello stato, che ha arricchito solo alcune imprese, che ha fatto perdere diritti. Tutto questo che cavalca in molti paesi e in molte zone del pianeta qui in America Latina sta scomparendo. Cosa ha significato questa scomposzione del modello liberista e l’entrata al modello post – liberista?

a) In primo luogo ha significato il recupero di imprese strategiche. Il recupero di quelle imprese statati dove si creano le eccedenze economiche. Una rivoluzione che non gode delle eccedenze economiche non puó consolidare la sua leadership e la sua stabilitá. Tutto questo é imprenscidibile. Il recupero di imprese strategiche controllate esclusivamente dallo stato.

DSCF3282

b) In secondo luogo l’ampliamento delle risorse che appartengono a tutti.

c) In terzo luogo la continua redistribuzione delle ricchezze. Lo Stato deve riapprioparsi delle eccedenze economiche non per creare un nuovo impresariato ma per redistribuirle ai settori piú esclusi.

d) Recupero dei diritti del lavoro. I processi post – liberali in America Latina non hanno significato processi di autarchia e di allontanamento dai circuiti economici internazionali. La differenza é che ora l’inserimento nei circuiti economici regionali e internazionali avviene in modo selettivo e in funzione delle necessitá dei popoli e dei paesi e non di poche imprese come avveniva nel passato.

4) LA COSTRUZIONE DI UN NUOVO CORPO DI IDEE e di un nuovo senso di mobilitazioni. La politica é la lotta della direzione delle idee e delle mobilitazioni nella societá. Lo Stato é materia ma é anche formato da idee. I popoli non solo lottano perché soffrono ma lottano anche perché sanno che c’é una speranza che possa eliminare questa sofferenza. La sinistra ha creato in questi 15 anni una speranza, una possibilitá di vittoria, una possibilitá di trasformazione di una vita quotidiana e ci é riuscita nella mente e nel cuore delle persone. In questo momento ha convertito questa forza di idee in forza elettorale e poi in forza statale e ancora in forza economica. Quali sono gli elementi di questa forza di idee?

– la pluralitá e l’identitá

l’antimperialismo e l’anticolonialismo

il pluralismo socialista

antimperialismo

5) RINNOVATO INTERNAZIONALISMO E L’INTEGRAZIONE REGIONALE. La fondazione dell’ALBA, della CELAC, dell’UNASUR vanno in questa direzione. Tutte queste organizzazioni sono inedite nel nostro continente. Prima, 20-30-40 anni fa si costituivano organizzazioni che erano gestite, dirette e controllate dagli Stati Uniti. Queste strutture si sono create grazie alla volontá dei paesi latinoamericani e per la creazione di uno STATO CONTINENTALE che sia plurinazionale e con strutture utili per l’integrazione politica ed economica della regione.

Álvaro García Linera – Vicepresidente dello Stato Plurinazionale di Bolivia

Informazioni su QUITO LATINO

Notizie dall'Ecuador e dall'America Latina
Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento